3+1 Attività Ready-To-Use per i Tuoi Clienti
Profilare al meglio clienti ed utenti per offrire esperienze di navigazione ed acquisto realmente personalizzate: sempre più il successo di un progetto eCommerce in termini di revenue si racchiude nella capacità di creare, da un punto di vista marketing, strategie di retention e fidelizzazioni vincenti, dove, come possiamo immaginare, la personalizzazione “fa” da padrona.
Ma, di fronte ad un progetto eCommerce recente, quali le prime attività consigliate da mettere in campo?
Sicuramente la lista, è lunga, ma in questo approfondimento, abbiamo scelto di riportarne tre con focus su particolari engine di Blendee.
ENGINE SEGMENTI
Segmentazione Utenti e Clienti: partiamo dai filtri LifeCycle e RFM
Informazioni anagrafiche, dati su comportamenti di navigazione storicizzati ed in real-time, dati qualitativi su interessi, gusti, esigenze ma non solo: in ambito eCommerce il consiglio è quello di non trascurare mai le informazioni relative al comportamento di acquisto degli utenti.
Analisi del ciclo di vita dell’utente (filtri LifeCycle) e matrice RFM, diventano così criteri di profilazione fondamentali da impostare fin da subito per conoscere la customer base e scegliere la strategia migliore per incrementarne il valore nel tempo.
Utente appena iscritto alla newsletter, cliente che acquista con frequenza, cliente che acquista spesso con buone capacità di spesa oppure cliente che non acquista da molto tempo?
Adottando un metodo di profilazione e segmentazione basato su ciclo di vita e matrice RFM, è possibile individuare i cluster più interessanti sui quali investire per mettere in campo efficaci strategie di marketing volte alla fidelizzazione del cliente, essenziali per incrementare in modo sostanziale e continuativo le tue vendite.
ENGINE BEHAVIOURAL MESSAGE + FORM & SURVEY + TRIGGER + CAMPAIGN MANAGER
Pop-up on Exit: stimolare l’acquisto già alla prima visita
Soprattutto nella fase iniziale di un progetto eCommerce, l’attività di lead generation è fondamentale per incrementare la customer base.
Tra le attività più efficaci, il consiglio è quello di attivare fin da subito un pop-up on exit che inviti l’utente, se ancora non registrato alla newsletter o iscritto allo shop a registrarsi per scoprire novità o restare sempre aggiornato sulle promozioni.
Iscrizione alla newsletter, ma non solo: è consigliato anche ingaggiare l’utente mediante una promozione riservata che lo inviti ad effettuare il primo acquisto.
A tale proposito, al fine di rendere più efficace la strategia di lead generation, è interessante prevedere anche l’attivazione di una nuova esperienza mediante il trigger “Messaggio di Benvenuto”. A seguito dell’attivazione del trigger è infatti possibile permettere l’invio di una o più newsletter, per esempio, per accompagnare l’utente ad effettuare il primo acquisto.
RECOMMENDATION ENGINE
Personalizzare l’offerta dei prodotti, anche se l’utente è anonimo
Un’altra interessante attività riguarda la personalizzazione dell’esperienza di navigazione e di acquisto degli utenti mediante la personalizzazione dell’offerta prodotti.
Prodotti consigliati personalizzati sulla base di diverse tipologie di algoritmi presenti in Blendee, possono essere posizionati nelle sezioni più salienti dello shop, dalla home page, alla pagina categoria, fino alla pagina carrello.
L’obiettivo è quello di offrire all’utente prodotti più in linea ad esigenze ed aspettative, sulla base dei dati raccolti anche in funzione delle pagine viste o del segmento di appartenenza.
E per gli utenti che accedono per la prima volta? Blendee permette di riconoscere e segmentare anche gli utenti anonimi, ovvero coloro che non hanno rilasciato dati ed informazioni per essere ricontattati (esempio email o telefono).
Anche in questo particolare caso l’esperienza di navigazione può essere personalizzata mostrando magari i prodotti più visti o cliccati di una categoria, o le ultime novità anche sulla base del percorso di navigazione dell’utente stesso.
HOW TO
È possibile configurare le product recommendation, attivando l’engine dedicato "Recommendation Engine”.
Blendee permette di ottimizzare al meglio la visualizzazione dei prodotti raccomandati sia in base al contesto di navigazione che in base al segmento di appartenenza dell’utente ed offre svariati algoritmi di intelligenza artificiale tra i quali scegliere.
ENGINE BEHAVIOURAL MESSAGE + TRIGGER + CAMPAIGN MANAGER
Abandoned Cart Recovery: come ingaggiare l’utente che non conclude l’acquisto.
Moltissime piattaforme eCommerce lo prevedono già tra i flussi attivabili in piattaforma: quello relativo al carrello abbandonato è senza dubbio uno dei workflow più utilizzati in ambito eCommerce marketing automation.
L’obiettivo, in questo caso, è quello di far concludere l’acquisto a tutti i clienti che hanno scelto di aggiungere prodotti al carrello, senza però proseguire negli step successivi di checkout.
Anche in questo caso i numeri ci fanno ben comprendere come l’abbandono del carrello sia un problema piuttosto ricorrente.
Vuoi per la necessità di riflettere un pò di più sull’acquisto, vuoi per i costi di spedizione che spesso rappresentano un deterrente all’acquisto, vuoi per la speranza di ricevere un’offerta riservata, statisticamente il 68% dei carrelli viene abbandonato (Baymard Institute).
Tuttavia, ricordare agli utenti che hanno lasciato prodotti nel carrello, consente di recuperare ben oltre il 57% delle entrate, per questo è importante mettere in campo una strategia efficace per il recupero del carrello anche con promozioni mirate.
A tale proposito il consiglio, come nei precedenti casi, è quello di inserire l’email di recupero carrello all’interno di un workflow.
Potrebbe così essere interessante mostrare una popup on exit all’utente che sceglie di abbandonare il sito senza completare l’ordine, invitandolo magari a registrarsi qualora non lo fosse e prevedere così una sequenza di email da inviare in un periodo di tempo che spazia da qualche ora dopo l’abbandono ai tre giorni successivi.
Come anticipato, offrire uno sconto per concludere l’acquisto può rappresentare una mossa vincente, dobbiamo tuttavia ricordare di usufruirne solo in fase finale dopo ripetuti inviti all’utente.
Sconti ma non solo: i contenuti testuali relativi ad email e messaggi comportamentali possono, senza dubbio, fare leva sul principio di persuasione legato alla scarsità (ultimi pezzi disponibili), così come sulla riprova sociale interessante a tale proposito è l’inserimento nelle newsletter di recensioni positive sul prodotto rilasciate da altri utenti.
Attività di marketing automation se inserite all’interno di una strategia marketing più ampia costituiscono un grande valore aggiunto in quanto consentono di ringaggiare l’utente con il messaggio giusto nel momento più opportuno, con evidenti ritorni in termini di engagement e revenue.