Torniamo a parlare di customer experience e di strategie data driven, volte alla personalizzazione dell’esperienza di navigazione ed acquisto degli utenti.
Questa volta però partiamo da un approccio diverso, ovvero quello che riguarda il monitoraggio dei KPI.
Conoscere e analizzare i dati, infatti, è il primo passo per costruire strategie data driven vincenti.
Analytics in Blendee: tutti i KPI a portata di click
Dati relativi a campagne e particolari attività di marketing, ma non solo: Blendee grazie a dashboard avanzate e completamente personalizzabili, permette di tenere sempre sotto controllo i principali KPI relativi al business del tuo cliente.
Da una vista più complessiva sui principali indicatori, a dashboard più dettagliate relative alle performance dei singoli canali o dei diversi contenuti, in pochi e semplici click è possibile scoprire le campagne più performanti o conoscere i cluster di utenti più rilevanti anche in funzione delle diverse campagne a cui sono stati esposti.
Tra i vari dati ed informazioni riportate in dashboard, in questo approfondimento, concentriamo l’attenzione su alcuni valori significativi della “Dashboard Utenti” per ipotizzare strategie ed attività a valore aggiunto?
Eccoti qualche indizio!
Utenti Anonimi, Riconosciuti e Svelati: perché il loro valore è così importante
Conoscere la propria audience è il primo passo per creare strategie marketing vincenti.
La card “Visitatori” contenuta all’interno della Dashboard “Utenti” consente di avere una fotografia chiara, in tal senso permettendo di rilevare:
utenti conosciuti: ovvero numero di utenti dei quali abbiamo dati come email e numero di telefono;
utenti rivelati: ovvero il numero di utenti che dapprima erano stati tracciati come anonimi e che poi hanno effettuato una registrazione o si sono loggati;
utenti anonimi: utenti sconosciuti che hanno navigato sul sito, ovvero utenti di cui non abbiamo alcun riferimento per quanto concerne email e numero di telefono.
Ma perché tali dati sono così importanti? Il numero di utenti rilevati e, soprattutto la sua variazione nel tempo, è un indice interessante che ci consente di comprendere la reale efficacia di strategie ed attività finalizzate alla lead generation.
Proprio in merito alle attività di lead generation, è interessante porre attenzione anche sul dato relativo agli utenti anonimi.
Raramente, quando si parla di strategie marketing si fa riferimento agli utenti anonimi: è importante, tuttavia, sapere che, stando ai dati statistici, essi in realtà costituiscono oltre il 98% degli utenti totali, una percentuale assolutamente da non sottovalutare.
Se ribaltiamo, infatti, la prospettiva, possiamo affermare che tendenzialmente, in media, le attività marketing di un brand si concentrano sul 2% ed il 3% dell’intera audience, un numero davvero esiguo di utenti rispetto a quelli potenzialmente raggiungibili.
FOCUS:
Tra i KPI interessanti da monitorare, poniamo la tua attenzione sull’ “Unveil Rate” (Tasso di Svelamento). Esso consente di rilevare quanti sono gli utenti rivelati in proporzione a quelli anonimi.
TIPS&TRICKS:
Conoscere quanti sono gli utenti registrati in rapporto a quelli anonimi, ovvero l’Unveil Rate, ci permette di comprendere quale siano le strategie più efficaci per migliorare questo dato: una campagna di lead generation, non si esaurisce solo nella realizzazione di una campagna ADS, ma contempla anche tutta una serie di attività necessarie a stimolare gli utenti a registrarsi e rilasciare i propri dati ed è proprio in questa fase che marketing automation ed intelligenza artificiale mostrano le loro potenzialità, grazie al contributo dei dati sugli utenti anonimi che vengono raccolti.
RFM: quali i cluster di utenti più profittevoli?
Tra i valori relativi agli utenti riportati nelle dashboard “Utenti” di Blendee, ti consigliamo di porre attenzione sulla card relativa alla matrice RFM.
La matrice RFM permette di mappare la propria audience al fine di individuare i clienti potenzialmente più interessanti sui quali lavorare per portarli da un livello a quello successivo, mediante offerte commerciali e proposte comunicative ad hoc.
HOW TO
Il valore della matrice RFM in Blendee può anche essere utilizzato come un efficace criterio di profilazione e segmentazione della propria audience. Individuati i cluster più interessanti anche in termini di popolosità, è interessante andare ad ingaggiarne i componenti con attività pensate ad hoc.
Nell’era della personalizzazione della customer experience, conoscere a fondo la propria audience è il primo passo per mettere in campo strategie marketing di successo. La matrice RFM rappresenta, senza ombra di dubbio, uno dei modelli più efficaci in questo frangente.
TIPS&TRICKS:
Una volta individuati i diversi segmenti e cluster di utenti, mettere in campo la strategia più efficace e prevedere diversi livelli di personalizzazione della customer experience sarà ancora più facile ed immediato:
i clienti che spendono molto, hanno acquistato da poco e che acquistano con frequenza possono rappresentare i migliori ambassador per un brand e potrebbero essere ingaggiati per il lancio di nuovi prodotti;
i clienti più fedeli che acquistano spesso, anche non spendendo molto, possono essere stimolati ad acquistare prodotti di maggior valore magari con product recommendation personalizzate;
i clienti che non acquistano da tempo, ma hanno acquistato tanto in passato, potrebbero essere ringaggiati con survey per ottenere feedback e promozioni ad hoc;
i clienti maggiormente sensibili alle offerte potrebbero essere ringaggiati con proposte di prodotti, anche a prezzi più sostenuti, ma comunque in linea con i loro acquisti recenti;
ai clienti invece che hanno i valori più bassi in termini di frequency, monetary e recency potremmo inviare offerte periodiche.