360-Degree Customer View: che cosa significa conoscere ogni singolo utente

In un contesto sempre più omnicanale e cross-device come quello in cui stiamo vivendo, si moltiplicano touchpoint, contesti e possibilità di interazione tra brand e consumatori, con il risultato che il customer journey dell’utente risulta sempre più frammentato.

Creare profili completi ed aggiornati in real-time su ogni singolo utente che ne forniscano una visione chiara ed una conoscenza approfondita diventa sempre più una sfida se non ci si avvale del giusto supporto tecnologico.

Blendee, tra gli engine base, offre “User 360 View”, lo strumento che consente di ottenere una visione completa di tutte le informazioni che riguardano ogni singolo utente.

Caratteristiche dell’Engine

Informazioni geografiche, dispositivo più utilizzato, appartenenza a liste e segmenti e molto altro ancora: per ingaggiare al meglio gli utenti con esperienze di navigazione ed acquisto personalizzate occorre conoscere molto di più. Ed è proprio questo che permette di fare l’engine “User 360 View”.

La dashboard che consente di creare e visualizzare i diversi dati,  può essere considerata come una vera e propria fotografia del customer journey di un utente.
Si possono visualizzare ordini effettuati, prodotti e contenuti visualizzati, attività svolte in funzione di specifiche campagne, iscrizioni effettuate.

TIPS&TRICKS
Analizzare nel dettaglio il comportamento di ogni singolo utente e cliente è importante per rilevare informazioni su interessi e comportamenti. È tuttavia la messa a sistema di tutti i dati raccolti dei vari utenti a fare la differenza e a permettere strategie di profilazione e segmentazione evolute nonché di personalizzazione dell’esperienza su base predittiva.

Single Customer View ed Unified Customer Profile: oltre la raccolta dei dati 

On-line così come off-line sono tantissimi i dati che clienti reali e potenziali rilasciano nell’interazione con il brand e i suoi prodotti/servizi: dati anagrafici, informazioni su gusti ed interessi, abitudini e frequenza di acquisto, comportamenti di navigazione e molto altro ancora.

Tutti questi dati, se raccolti e normalizzati in un unico ambiente, sono in grado di aiutarci a creare profili esaurienti di ogni singolo componente della nostra audience, non più profili verosimili, ma assolutamente reali!

Blendee, grazie a sofisticati sistemi di tracciamento privacy compliant è in grado di raccogliere dati da più canali e sorgenti, normalizzandoli a livello di single customer view.
Tutto ciò permette la creazione di una banca dati dinamica, completa ed esaustiva ed una visione olistica su ciascun profilo.

Dai dati alle attività marketing, il passo è breve: il Marketing Operating System di Blendee consente, non solo la raccolta e la normalizzazione dei dati, ma anche la loro attivazione in termini di profilazione e segmentazione evoluta, oltre che la predisposizione di attività marketing volte alla personalizzazione della customer experience online e offline.

Conoscere e comprendere il profilo di ogni singolo cliente diventa così fondamentale e conduce ad una serie di indubbi vantaggi:

  • maggiore comprensione delle esigenze del cliente;
  • offerte di prodotto e servizio personalizzate;
  • servizio di customer care “su misura”;

maggiori possibilità di fidelizzazione del cliente.

La visione del cliente a 360° trascende quindi il solo e mero scopo analitico:  è molto più di una semplice raccolta di dati  e si presenta come la base di partenza per un approccio strategico.

Customer LifeCycle: non perdere di vista il ciclo di vita del cliente

Hero, lost, active o waiting? Durante il proprio customer journey sono numerose le fasi del ciclo di vita che un utente/cliente attraversa. Avere una visione chiara di dove si trova in uno specifico momento, significa essere in grado di intervenire tempestivamente per ingaggiarlo e tenerlo legato al brand. È questo il primo passo per incrementare il suo valore nel tempo e mettere in campo efficaci strategie di fidelizzazione e customer retention.

L’engine “User 360 View”, permette di avere una visione chiara sul lifecycle di ogni singolo utente, grazie ad una restituzione grafica chiara ed esaustiva.

È partendo da questa visione chiara ed aggiornata in tempo reale che il Marketing Operating System di Blendee permette di orchestrare l’intero customer journey, permettendo di orientare attività e strategie sia sulla base dello stadio in cui si trova l’utente/cliente sia sulla base di quello che desideriamo fargli raggiungere.

TIPS & TRICKS

Ad un utente che si è registrato sullo shop o sul sito del cliente e si trova quindi nella fase “lead”, è possibile mostrare un pop-up che lo stimoli ad effettuare il primo acquisto e quindi gli permette di raggiungere lo stato di “first order”.

Parallelamente a clienti “hero”, ovvero che acquistano spesso ed hanno un valore medio degli ordini più alto, è possibile proporre fidelity program, per incrementare ulteriormente il loro valore nel tempo.

PILLOLE DI PROFILAZIONE

Blendee ID: il valore dell’identity resolution in contesti cookieless

Parlando di unified customer view e visione olistiche dell’utente/cliente, non possiamo non fare accenno ad una delle tematiche “più calde” di questo periodo: l’identity resolution.

In un contesto in cui la fine dei cookie di terze parti è ormai una certezza, l’identity resolution assume, infatti, una nuova centralità e diventa il focus verso cui tendere per creare customer experience personalizzate e di valore e vincere la sfida di creare customer view a 360°, realmente accurate, olistiche ed aggiornate in tempo reale.

Ma che cosa si intende per identity resolution?

Con l’espressione “identity resolution” si definisce il processo mediante il quale i diversi ID (identifiers), corredati dei relativi dati raccolti ed attribuiti ad un singolo utente nelle diverse interazioni cross-domain e cross-device e nei diversi touchpoint,  vengono integrati e “risolti” in un unico ID.

Tali identifiers riguardano dati personali e PII (Personally Identifiable Information).

Al centro di un processo di identity resolution, troviamo l’Identity Graph che, volendo semplificare, potremmo definire come una sorta di grande database che raccoglie tutti gli identificatori abbinati ai diversi profili degli utenti.

Immaginiamo un utente che interagisce con un device: i dati che si possono raccogliere sono davvero molteplici e possono spaziare da quelli generati dallo stesso device (es: MAID, TVID), a quelli prodotti da una piattaforma applicativa (PPID, WEBID basato su cookie), fino a quelli che si possono ricavare sulla base dell’associazione ad un altro device (RFID, posizione geografica, connessione internet condivisa), senza, ovviamente, dimenticare quelli che si possono richiedere all'utente (nome, cognome, email, codice fiscale, numero di telefono, iban..)

Si tratta, di fatto, di tanti tanti piccoli frammenti  che connessi tra loro, con vari gradi di certezza, costruiscono proprio l’identità del singolo utente.

Il processo di identity resolution di Blendee permette di riconoscere,  in modo univoco, in ottica cross-domain, ogni singolo utente, in tempo reale grazie alla convergenza ed alla risoluzione dei diversi ID utente attribuiti durante le diverse interazioni.

Il risultato? Una customer view a 360° realmente omnichannel, cross-device e cookieless.